Studi e Ricerche

I presenti documenti sono redatti dall’Ufficio Retail Research della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e sono destinati agli investitori privati.

Flash azioni - 27.09.2023

Notizie sui mercati
È proseguito anche ieri il contesto di avversione al rischio sui mercati azionari, con Wall Street che ha annullato i modesti guadagni di lunedì archiviando la seduta con decisi ribassi. I principali indici registrano i minimi degli ultimi mesi, zavorrati dalla rimodulazione riguardo al perdurare di tassi elevati per un tempo più prolungato delle attese. Inoltre, nuovi dati macroeconomici deludenti sembrano alimentare le preoccupazioni riguardo un rallentamento marcato della crescita economica, in un contesto di inflazione ancora elevata per via anche delle pressioni derivanti dal comparto Energia. Gli investitori guarderanno con particolare attenzione ai nuovi dati dei prezzi al consumo nell’area euro in calendario in queste giornate. Resta sotto osservazione anche la crisi del mercato immobiliare in Cina, anche se il dato odierno, relativo ai profitti industriali di agosto, sembra dare un sostegno al mercato cinese e a quello di Hong Kong. Intanto la banca centrale del paese asiatico ha confermato il proprio sostegno alla crescita economica, con aggiustamenti in ambito di politica monetaria. Si registra anche il moderato rialzo del Nikkei, che resta al di sopra dell’importante livello supportivo posto a 31.275 punti. 

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Prosegue la corsa al rialzo del petrolio

Macroeconomia: segnali più robusti delle attese dagli ordini di beni durevoli in USA
Azionario: indici europei poco mossi in un contesto di fondo di cautela
Titoli di Stato e tassi: seduta positiva, modesto restringimento dello spread in attesa della NaDef
Obbligazioni Corporate/Bancarie: seduta interlocutoria, ma il tono di fondo resta cauto; prosegue senza grandi scossoni l’attività di primario
Cambi: l'euro prosegue il movimento ribassista
Risorse di base: proseguono i rialzi anche a Wall Street

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Avvio di seduta cauto sui listini

Macroeconomia: scende la fiducia dei consumatori sia in Germania che in Francia
Azionario: clima di cautela in vista anche dei nuovi dati di inflazione
Titoli di Stato e tassi: avvio marginalmente positivo, lo spread BTP-Bund riparte sopra i 190pb
Cambi: l'euro apre debole la sessione in Europa
Risorse di base: apertura positiva nei primi scambi europei
Paesi Emergenti: la banca centrale ungherese normalizza la struttura dei tassi ma conferma l'orientamento restrittivo
 

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Settimana dei Mercati - 25.09.2023

La settimana entrante
Europa:
in Germania per l’indice IFO di settembre è atteso il quinto calo mensile consecutivo, sulla scia dell’ultimo rialzo dei tassi da parte della BCE; nello stesso mese il tasso di disoccupazione tedesco è atteso stabile al 5,7% come ad  agosto. Nell’Eurozona a settembre le indagini di fiducia della Commissione Europea confermeranno probabilmente il quadro di rallentamento del ciclo nel 2° semestre: l’indice composito di situazione economica (ESI) dovrebbe correggere a 92,4 da un precedente 93,3.
Italia: la lettura preliminare dell’indice CPI armonizzato di settembre è stimata in crescita di +5,3% a/a, in leggero rallentamento da +5,5% precedente. Le indagini Istat dovrebbero mostrare un nuovo calo della fiducia di consumatori e imprese a settembre, anche per effetto della nuova stretta monetaria della BCE. Infine, il Governo italiano nella NADEF delineerà il nuovo quadro programmatico di finanza pubblica.
USA: ad agosto il deflatore dei consumi (PCE) è previsto in aumento di +0,5% m/m (+3,5% a/a), spinto dal rincaro dei prezzi del carburante, a fronte di un indice core (+0,2% m/m) in linea con il ritmo di crescita degli ultimi periodi. Nello stesso mese i consumi privati ed il reddito personale dovrebbero registrare un incremento rispetto a luglio. Le vendite di case in corso dovrebbero flettere, mentre dovrebbero salire gli ordini di beni durevoli. A settembre la fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board potrebbe correggere moderatamente, anticipando un possibile raffreddamento dei consumi nei prossimi mesi, mentre quella misurata dall’indice dell’Università del Michigan dovrebbe coincidere con la stima preliminare. La lettura finale del PIL del 2° trimestre è stimata migliorativa, con una variazione di +2,2% t/t ann. da +2,1% della statistica provvisoria. Risultati societari: Monsanto, Costco Wholesale, Nike.

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Focus Trimestrale Emergenti - 13.09.2023

  • Data pubblicazione 13.09.2023
  • Valute
Una questione di tassi reali
La svolta nell’orientamento di politica monetaria è arrivata prima in alcune economie emergenti rispetto a quelle avanzate. Lì dove il ciclo di restrizione monetaria era stato molto veloce, come in Brasile, negli ultimi mesi le banche centrali hanno deciso di tagliare i tassi. Queste scelte, dettate dalla volontà di contrastare il rallentamento economico, trovano una giustificazione nell’andamento dei tassi reali. In estrema semplificazione, con l’inflazione in discesa e tassi nominali stabili i tassi reali (tassi nominali – inflazione) aumentano e con essi il grado di restrizione monetaria. Pertanto, in questa condizione, nei paesi dove i tassi sono ben più elevati della crescita dei prezzi (e quindi i tassi reali sono positivi) gli istituti che ritengono adeguato il grado di restrizione raggiunto si trovano ad “accompagnare” la discesa dell’inflazione con quella dei target rate. Altri paesi, come Australia e Nuova Zelanda, invece restano comunque condizionati nelle tempistiche della svolta da un’inflazione ancora elevata e tassi reali prossimi allo zero se non negativi. In questo contesto continuano a giocare un ruolo chiave le oscillazioni valutarie, sia per gli effetti diretti sulle performance delle asset class relative ai singoli paesi, sia per gli effetti di seconda battuta sulle prospettive d’inflazione.

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Focus Dollaro statunitense - 28.06.2023

  • Data pubblicazione 28.06.2023
  • Valute
Scenario di possibile indebolimento per il biglietto verde

L’economia degli Stati Uniti, nonostante 500pb di rialzi dei tassi, rimane in espansione. La domanda nei servizi continua a trainare sia l’attività che l’occupazione, per recuperare i livelli pre-pandemici. La previsione è di indebolimento ciclico, con una recessione mite a fine anno e una crescita moderata nel 2024. L’inflazione core si è stabilizzata da inizio 2023, ma il trend verso il basso dovrebbe riprendere in estate. I tassi sono quasi al picco, previsto in estate. La politica monetaria dovrebbe concludere la fase dei rialzi entro pochi mesi, condizionata alla flessione attesa per inflazione e dinamica salariale. A fronte di queste dinamiche la performance dei Treasury da inizio anno è stata moderatamente positiva se espressa in dollari statunitensi, accompagnata da una curva ancora più invertita e da una volatilità elevata. L’orientamento attuale di politica monetaria e le prospettive di scenario macroeconomico lasciano pensare che, dopo un’ulteriore fase di ampie oscillazioni nel breve periodo, i rendimenti di mercato possano tornare a scendere e la curva delle scadenze a ridurre progressivamente la propria inversione. Pur confermando l'attendismo di breve termine e nonostante il ciclo di rialzi Fed si possa chiudere più tardi del previsto, il dollaro sembra scontare con maggior enfasi l'avvicinarsi della fine del rincaro del costo del denaro. Uno scenario che supporta le previsioni di debolezza del dollaro, specie contro euro.

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Focus Trimestrale Emergenti - 09.05.2023

  • Data pubblicazione 09.05.2023
  • Valute
Verso la fine della restrizione monetaria
Il ciclo di restrizione monetaria necessario per contenere l’accelerazione dell’inflazione seguita alla pandemia e alla guerra in Ucraina sta volgendo al termine in molte economie avanzate e paesi emergenti. La trasmissione sulle condizioni del credito e sull’economia reale degli ampi e rapidi rialzi dei target rate si sta riflettendo in prospettive di rallentamento della crescita economica (che in alcuni paesi sta sfociando in recessione), mentre i prezzi stanno decelerando, in alcuni casi in misura inferiore alle previsioni. La vischiosità dell’inflazione sta contribuendo a mantenere le aspettative di mercato piuttosto caute circa le tempistiche di un’inversione della politica monetaria. D’altra parte, le banche centrali, a fronte di uno scenario in deterioramento potrebbero decidere di agire in tempi piuttosto stretti. Nel complesso, considerando anche i livelli attuali dei rendimenti di mercato, il debito emesso in valuta locale sembra poter offrire prospettive interessanti. Le valutazioni sul reddito fisso, per un investitore basato in euro, devono essere accompagnate dalle prospettive in termini valutari, con la forza della valuta unica che recentemente ha contribuito ad appesantire la performance di alcune divise.

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Soft Commodity: probabile consolidamento nel 2023

E’ probabile che prevalga un generale consolidamento dei prezzi delle coloniali visti i minori timori di rallentamento economico nelle principali aree di consumo. Un aspetto che fa svanire le preoccupazioni di calo della richiesta di questi generi alimentari, considerati meno indispensabili rispetto alle granaglie classiche in caso di ristrettezza economica e maggior attenzione alla spesa da parte del consumatore. Le maggiori preoccupazioni arrivano invece proprio dalle aree di produzione di molte di queste colture, che rischiano di essere investite dagli anomali fenomeni metereologici che rappresentano il principale fattore di attenzione al centro dello scenario 2023.

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Soft Commodity: cauto ottimismo sul 2021

Sulle commodity agricole ci si appresta a chiudere il 2020 con quotazioni particolarmente elevate. Restiamo dell’idea che l’appeal degli Agricoli sugli investitori possa continuare a favorire un quadro positivo per il prossimo anno, anche per il sotto comparto delle Soft Commodity.

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Testo modificato il: 11.04.2015